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Omaggio al circo nelle vetrine di fine anno di Louis Vuitton PDF Stampa E-mail
venerdì 11 novembre 2011

Una vetrina LV

Milano - (Adnkronos) - 'Magici' bauli LV che già da fine Ottocento entrano a far parte del mondo circense legato a doppio filo con la maison francese. Da qui l'idea di celebrare a Natale nelle sue boutique l'universo fantastico di clown e prestigiatori

Milano, 11 nov. - (Adnkronos) - Funanboli, trapezisti, giocolieri, prestigiatori, domatori e clown: un universo magico quello del circo che Louis Vuitton conosce bene fin dalle origini e che la maison celebra quest'anno nelle vetrine di fine anno. Già alla fine Ottocento i due mondi erano legati a doppio filo e, non di rado, stelle dell'arte circense commissionavano a Louis Vuitton bauli da viaggio destinati a trasportare gli effetti personali più cari nella loro vita nomade da una parte all'altra del mondo e che divenivano anche veri e propri oggetti e strumenti di scena nelle loro esibizioni.

I clienti artisti non erano una rarità da Louis Vuitton: del resto era fondamentale il ruolo svolto dai bauli nei numeri di magia, illusionismo, prestidigitazione, contorsionismo, taglio a pezzi delle soubrettes o, più normalmente, nei vaudevilles teatrali.

Bauli vuoti come quelli fabbricati e consegnati nel 1911 dalla maison al Mimo Kita, dai quali l'artista non si separava mai, portandoli anche sulla scena, oppure quelli ordinati dalle Folies Wagram nel 1929 per il trio di music-hall delle 3 Kayes o, ancora, quelli forniti a Robert Wilson, che prima della guerra del '14-'18, era una vera e propria celebrità con il nome di uomo-bersaglio e faceva la sua tournée mondiale, con un set completo di bauli Louis Vuitton personalizzati.

L'episodio senza dubbio più celebre fu quello che vide coinvolto il celebre prestigiatore Houdini. Le sue storie stuzzicarono l'ego di Georges Vuitton che nel 1890 aveva messo a punto e fatto brevettare la sua serratura a cinque scatti. Fu così che Georges nel marzo 1905 tramite la stampa lanciò a Houdini, che in quel momento si esibiva a Parigi sulle scene dell'Alhambra, una sfida a liberarsi da un baule Louis Vuitton.

Un manifesto annunciò che il signor Houdini accettava "la sfida, da disputarsi la sera di giovedì 9 marzo all'Alhambra. La cassa fabbricata dal signor Vuitton sarà esposta a partire dalla sera di lunedì 6 marzo nel buffet dell'Alhambra".

Fermo restando che Houdini accettò la sfida, non si sa se poi abbia dato seguito alla promessa: ci piace comunque immaginare che si premurasse di appurare la solidità dei bauli Vuitton e la sicurezza delle loro serrature, e che preferisse verificare in anticipo di quali manette e impedimenti avrebbe dovuto disfarsi.

da adnkronos

 
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