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DDL SPETTACOLO, OK DA SENATO A 'SUPERAMENTO' USO ANIMALI IN CIRCO PDF Stampa E-mail
mercoledì 20 settembre 2017
Roma, 20 set - Ok dal Senato all'emendamento al ddl Codice dello spettacolo a un emendamento in merito alla presenza degli animali nei circhi e negli spettacoli viaggianti. 

La modifica stabilisce la revisione delle disposizioni in tema di attività circensi e spettacoli viaggianti, specificamente finalizzate al "graduale superamento" dell'utilizzo degli animali nello svolgimento delle stesse. La versione originale del provvedimento, invece, stabiliva la "revisione delle disposizioni in tema di attività circensi, specificamente finalizzate alla graduale eliminazione dell'utilizzo degli animali nello svolgimento delle stesse".

In sostanza, quindi, da una parte si sostituisce il concetto di 'eliminazione' con quello di 'superamento', dall'altra si estende la norma anche agli spettacoli viaggianti (mentre oraè riferita ai soli circhi).

FRA

da regioni


Circhi con animali, sì al "graduale superamento"

Approvato al Senato per il ddl che disciplina anche gli spettacoli con specie esotiche. Le associazioni animaliste chiedevano L' "eliminazione". La relatrice Di Giorgi "Non una mediazione ma il modo migliore per dire ciò che faremo". La Lav: "Stabilire un termine credibile di 3 anni per non vedere più tigri in gabbie anguste". I voti contrari: "Un passo indietro, non si tiene conto del sentimento degli italiani"

di CRISTINA NADOTTI

ROMA - È stato approvato al Senato il "graduale superamento" degli spettacoli con animali nei circhi con 147 voti a favore, 47 contrari  e 23 astenuti. Non si tratta, come chiedevano associazioni animaliste e dei veterinari della "graduale eliminazione" degli intrattenimenti con specie esotiche, così l'emendamento proposto dalla senatrice Pd Rosa Maria Di Giorgi ha lasciato delusi molti. La norma sui circhi è parte del ddl sullo spettacolo, che ora passerà alla Camera per la definitiva approvazione. "È un passo indietro, che non tiene conto del mutato sentimento degli italiani - ha detto la senatrice Loredana De Petris di Sel nel motivare il voto contrario - la legge non porterà comunque a nulla perché mancheranno i decreti attuativi, ma si è persa la possibilità di dare un segnale importante per garantire la dignità degli animali e aiutare i lavoratori del settore a riconvertire gli spettacoli in maniera vantaggiosa".

Le associazioni animaliste hanno lamentato anche che, nonostante il lavoro di documentazione scientifica presentato alla commissione del Senato, sia stata infine presa una decisione di pura speculazione politica. Per la "graduale eliminazione" si erano pronunciati oltre ai veterinari della Fnovi anche ricercatori e studiosi. In principio era stato lo stesso ministro Franceschini a chiedere si eliminassero completamente gli animali dai circhi, ma le pressioni delle associazioni circensi tradizionali hanno portato a una revisione del testo. Il ministro ha commentato: "Il graduale superamento della presenza degli animali nei circhi consente di gestire la questione in modo non ideologico, ma con buon senso, arrivando all'obiettivo di far sì che i circhi continuino a lavorare, in un clima dell'opinione pubblica che è profondamente cambiato rispetto al tema della tutela degli animali".

"Il termine 'eliminazione' è anche brutale - sostiene la relatrice del ddl, la senatrice del Pd Rosa  Maria Di Giorgi - l'accordo sulla dicitura 'graduale supertamento' non è soltanto una mediazione, ma il modo migliore per dire quel che faremo. Se avessimo indicato un termine ultimo per l'eliminazione degli spettacoli con animali avremmo creato soltanto confusione, non avremmo garantito che gli animali non più usati avessero sistemazione adeguata. E poi non ci sono i parchi e le strutture adatte ad accoglierli".

Secondo Di Giorgi il ddl aiuterà comunque la dismissione degli animali: " Il testo lo dice chiaro - sostiene la senatrice - si incentivano i circhi che sostituiranno gli spettacoli con animali con quelli di circo moderno, ma allo stesso tempo non penalizziamo un settore che è anche parte della nostra tradizione. Il messaggio comunque è di promuovere attività diverse da quelle che impiegano animali".

La relatrice è ottimista sui tempi per la definitiva approvazione. "Abbiamo lavorato a stretto contatto con i colleghi della Camera, per cui non dovrebbero esserci ulteriori modifiche. La discussione sarà calendarizzata rapidamente e confido si approvi entro ottobre".

Deluse le associazioni animaliste, soprattutto la Lav che ha contribuito alla discussione della legge fornendo importanti contribuiti scientifici ed economici, come il rapporto commissionato al Censis sulla crisi dei circhi tradizionali con animali. “Ci appelliamo a tutte le Senatrici e Senatori che hanno votato a favore del Disegno di Legge del Governo 2287-bis del Ministro Franceschini, affinché continuino a sostenerlo con coerenza in questa fase cruciale. - dice Gianluca Felicetti, Presidente Lav -  Chiediamo che siano approvati i Subemendamenti, senza equivoci sulla definizione di superamento degli animali nei circhi. La battaglia, in questi minuti, è per far stabilire un termine credibile di 3 anni per avere finalmente un circo senza animali. È molto positivo - e si tratta di una richiesta esplicita avanzata dalla LAV - che lo stop all’uso di animali si estenda ai cugini del circo, ovvero allo spettacolo viaggiante. Chiediamo al Ministro Dario Franceschini di difendere quanto da lui scritto, garantendo rispetto per gli animali e uno spettacolo etico come chiede grande maggioranza italiani!”.
 
La norma italiana rischia infatti di partire monca, a meno che i successivi decreti attuativi non stabiliscano nei particolari che sarà vietato ai circhi di acquistare nuovi animali in attesa del "superamento" e soprattutto di non fare riprodurre quelli che già possiedono. In pratica, nulla cambierà e starà ancora alla sensibilità dei singoli Comuni

(moltei dei quali hanno già proibito sul loro territorio spettacoli con animali) e alla sensibilità dei singoli cittadini decidere se è etico o meno sostenere attività che costringono gli animali a vivere in condizioni di sicuro non adatte al loro benessere.

da repubblica

 

 

 
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