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La coreografa che inventa show per far vivere sogni al pubblico PDF Stampa E-mail
sabato 19 agosto 2017

Lezioni alla sbarra al mattino, studio delle coreografie al pomeriggio, prove dei costumi: la giornata tipo dei ballerini del corpo di ballo di Gardaland è intensa, e questa fatica ha una durata notevole: la stagione inizia in primavera e termina a fine anno. 

«E 20 giorni prima del debutto il tour de force è ancora più intenso», racconta Elena Grossule, coreografa degli spettacoli che allietano per tutta la stagione i visitatori del parco divertimenti. «Le coreografie da memorizzare sono molte, e nei giorni che precedono il debutto ci sono anche le prove in loco: al Palatenda, al Gardaland Theatre, sulla nave dei corsari».

Terminati gli studi di danza classica, la Grossule è entrata nel mondo del circo come ballerina nello spettacolo Clown’s Circus, con la regia di Antonio Giarola, poi come ballerina a cavallo, per poi insegnare danza all’Accademia del circo. Ora segue le direzione artistica della scuola Il Tempio degli Elfi, a Verona, e a questi anni risale il nuovo incontro con Giarola, suo compagno di vita: per lui cura le coreografie e gli spettacoli di Gardaland. «Non è la prima volta che lavoro come coreografa per i parchi divertimento, e ho fatto diverse esperienze in parchi olandesi e spagnoli».

A rendere graditi al pubblico gli spettacoli sono gli artisti selezionati nei casting di inizio stagione, che vanno poi coordinati e inseriti negli show. «Anche per loro abbiamo diverse prove in cui viene rielaborato il numero, che può comportare cambi di musica e di coreografia. Per Perla d’Oriente ad esempio, spettacolo per il quale il regista Giarola si è ispirato al folclore cinese conosciuto durante i suoi viaggi in Cina, mi è stato chiesto di creare atmosfere orientali che però rispecchiassero anche la mia visione artistica occidentale». Si spiega così la presenza delle punte nella danza del dragone, o il passo a due con il volo. «Sono affascinata dall’Oriente e nelle mie creazioni ho cercato di inserire le emozioni che ho vissuto in quei luoghi».

Si tratta di un lavoro di squadra, fatto di professionisti capaci di dare il massimo e, al tempo stesso, di divertirsi e fare gruppo: «Dal debutto in poi tutto il gruppo ballerini è seguito dai miei collaboratori Giovanni Fusco, aiuto coreografo, e Manuela Velletri, capo balletto, con cui preparo le coreografie. Ma per realizzare tutto questo lavoro l’ingrediente indispensabile è l’affiatamento tra gli artisti. E quest’anno l’energia che si è creata tra tutto lo staff è potente: il corpo di ballo è instancabile, e spesso a fine giornata si fermano in sala prove per danzare tra di loro».

Una passione che traspare dall’energia che vediamo sul palco, ma anche dalle riflessioni della Grossule: «Credo di essere nata danzando, anche se non sono arrivata proprio in punta dei piedi. Ho avuto la fortuna di conoscere il circo e ora, a 50 anni, con l’insegnamento trasmetto alle mie allieve la passione per la danza e lavorando a Gardaland dono emozioni».

Silvia Allegri
 
da larena
 
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