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Ladispoli, il circo con gli animali fa il 'pienone'. Parte lo sfottò contro gli animalisti PDF Stampa E-mail
mercoledì 26 luglio 2017

Il circo Rony Roller, 'Grazie a chi protesta per il 'supporto pubblicitario'

Tiene banco a Ladispoli la polemica sulla presenza, nel territorio cittadino, dei circhi con animali. E sono anni che va avanti senza alcun esito. Non ultimo protagonista, attendato in via Vilnius, il circo Rony Roller della famiglia Vassallo, che aveva destato "feroci" rimostranze degli animalisti sui social, ma anche iniziative e selfie di piazza per una sensibilizzazione ed un boicottaggio culturale dei circhi con animali da parte della giunta capitanata dalla campagna degli animalisti della città.

L'amministrazione comunale era intervenuta sulla vicenda per bocca dell'assessore alla cultura Milani, il quale aveva detto "non possiamo vietare il circo, ma faremo controlli".

Sicchè la Giunta aveva annunciato di allertare anche la polizia veterinaria per veder rispettato l'art.727 del cp (che disciplina in materia di eventuali maltrattamenti). 

Evidentemente tutto è stato fatto in regola: gli spettacoli si sono susseguiti sinora senza intoppi.

La vicenda dei circhi aveva raggiunto persino i banchi del TAR LAZIO.
 A rivolgersi al tribunale amministrativo proprio la famiglia Vassallo, titolare del circo Rony Roller, che dopo una corrispondenza col Comune di Ladispoli e la richiesta di quest'ultimo di un'autocertificazione per la rinuncia alle esibizioni con animali, si era vista rifiutare l'autorizzazione sul suolo comunale.


Su questo aspetto gli enti locali non possono vietare gli spettacoli circensi con gli animali, ha però stabilito il TAR dando ragione ai circensi ricorrenti, ma possono limitarsi a vigilare.

Secondo il tribunale amministrativo infatti, un divieto generalizzato all'utilizzo in pista di leoni, tigri ed elefanti, con buona pace degli animalisti, non si può imporre. Pertanto la battaglia diventa meramente ideologica.

Dal punto di vista legale il presidente della II sezione del Tribunale amministrativo del Lazio, aveva sospeso i provvedimenti del Comune che negavano uno spazio al "Roller" solo perché nelle esibizioni vengono utilizzati animali. Nel decreto emesso era specificato che "nessuna norma consente di vietare lo spettacolo con l'impiego di animali nei circhi e che il divieto preconcetto di detti spettacoli è da ritenersi indebito e illegittimo, ancor più quando è perseguito, come nel caso di specie, in via indiretta, mediante il diniego della concessione temporanea di area pubblica per l'installazione degli impianti circensi".

Il Tar ha anche evidenziato che in caso di diniego verrebbe violata la legge numero 337 del 1968, che tutelerebbe il circo nella sua dimensione tradizionale e storica.

Via libera dunque al "Roller" a Ladispoli, fino al 1 agosto almeno, quando il ricorso verrà secondo agenda ridiscusso al Tar. Ma se anche la decisione dovesse essere sfavorevole alla famiglia Vassallo, la tappa sul litorale romano appare ormai ultimata con successo: gli spettacoli, secondo il calendario divulgato, dovranno concludersi il 5 agosto, dunque solo quattro giorni dopo l’udienza.

E Il "Circo Rony Roller" dei Vassallo, storica famiglia circense che dagli anni Trenta si esibisce tanto in Italia quanto all'estero, dichiara di aver fatto suo il pubblico ladispolano, non restando scalfita dalle proteste, ed incassando oltre al cache del biglietto anche i complimenti da parte di diversi cittadini che hanno portato i propri figli al circo. 

Sicchè parte "lo sfottò", in forma di ringraziamento agli animalisti sui gruppi facebook di ladispoli da parte dei circensi: "classico esempio di quando si lavora per ottenere un qualcosa, ottenendo l'esatto contrario" - dichiara pubblicamente sui social l'operatrice circense D.Vassallo - "la campagna pubblicitaria che da settimane attacca la mia attività ( circo rony roller ) è servita solo a mantenere alta l'attenzione sulla presenza in città del grande circo con gli animali. Infatti la nostra tappa a Ladispoli ha visto il pieno". 

L'esternazione si conclude con un pizzico di ironia ed un ringraziamento pungente evidentemente rivolto agli animalisti in protesta, per il loro "supporto pubblicitario" indiretto di cui il circo avrebbe beneficiato.

da baraondanews

 
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