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'Giù le mani dai nostri animali': la protesta dei circensi PDF Stampa E-mail
martedì 18 luglio 2017

Manifestazione al Pantheon a Roma, 'se passa andiamo all'estero'

 

"Chiediamo lo stralcio del circo dal disegno di legge 2287-bis, perché non risolve nessuno dei problemi del settore ma, anzi, lo uccide definitivamente". Lo dichiara Antonio Buccioni, Presidente dell'Ente Nazionale Circhi, che ha promosso martedì una manifestazione al Pantheon a Roma per protestare contro il Ddl che elimina gli animali dai circhi e che in questi giorni deve essere votato al Senato.

Per Buccioni il provvedimento risponde solo alla "logica di accontentare il mondo animalista", mentre "sono rimaste fuori dal Ddl tutte le urgenze per le quali il mondo del circo attende da decenni una risposta: la mancanza di piazze attrezzate e i ridicoli finanziamenti al settore".

"Quello che il ministro Franceschini vorrebbe rifilarci è un provvedimento grottesco - dichiara Buccioni -: non solo non migliora nessun problema, ma lo peggiora e affronta il tema degli animali in maniera ideologica, dicendo no a tutte le specie che si esibiscono nei circhi, dagli animali domestici ai cavalli (che potranno invece continuare ad essere utilizzati nei maneggi, nei Palii e in tanti altri luoghi) agli esotici".

Per Buccioni "sono meno di 2000 gli animali in Italia, la maggior parte nati in cattività. Abbiamo voluminose relazioni di etologi italiani e stranieri che concludono che il Ddl sul circo è 'una sommatoria di posizioni ideologiche e di natura etica senza alcun supporto scientifico'".

Il rappresentante dei circhi definisce "lager per animali" i centri di recupero dove dovrebbero andare gli animali, e annuncia che "se dovesse diventare legge il divieto totalitarista e razzista contenuto nel Ddl, andremo in esilio con tutti i nostri animali, in attesa che torni a spirare anche nel nostro Paese un vento di libertà, di tutela e garanzia della libertà di espressione artistica".

"Caro Silvio sono stato per cinque anni tuo Ministro e per altri quattro tuo Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio e non posso credere che tu voglia la proibizione dell'uso degli animali nel circo". Così Carlo Giovanardi senatore di Idea Popolo e Libertà si rivolge a Silvio Berlusconi. "Ho appena letto - prosegue - durante la manifestazione dei lavoratori del circo in piazza del Pantheon la struggente preghiera di Totò clown che supplica il Signore perché: "se qualche disgrazia dovesse accaderci, fa che avvenga dopo lo spettacolo, ed in ogni caso ricordati di salvare prima le bestie e i bambini". Il Palio di Siena attira folle immense, l'ippoterapia è curativa, gli ippodromi sono aperti e il dressage è sport olimpico, i cani ci salvano da valanghe e terremoti, e milioni di italiani ne tengono almeno uno nei loro appartamento. Il mondo del circo auspica controlli sempre più stringenti sul benessere animale su cui tutti concordano. Mi rifiuto di credere che un liberale come te voglia la distruzione del circo attraverso assurde proibizioni, lasciando a pochi ricchi la possibilità di viaggi in paesi esotici dove purtroppo lì davvero per gli animali ogni giorno diventa una lotta feroce per la sopravvivenza".

da ansa

 
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