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Ladispoli: circo, andranno individuate anche delle aree pubbliche per l’attendamento PDF Stampa E-mail
giovedì 06 luglio 2017

La sentenza del Tar del Lazio che ‘obbliga’ di fatto i comuni ad ospitare il circo anche con animali a seguito e l’impossibilità di vietare gli spettacoli con animali, lascia poco margine d’azione alle amministrazioni comunali. Compresa quella di Ladispoli. Anzi.

 

A questo punto anche il regolamento comunale, laddove prevede divieti in materia va rivisto. “Unica possibilità per il Comune – ha spiegato il sindaco Alessandro Grando che ha seguito da vicino la vicenda – è quella di vigilare costantemente su come gli animali vengono tenuti all’interno del circo”. Per questo motivo, il primo cittadino ha assicurato che l’amministrazione comunale vigilerà costantemente, a partire proprio dal 14 luglio, quando in città arriverà il primo circo, “attraverso la Polizia veterinaria”. “Vigileremo anche in ordine alla pubblica sicurezza”. A tal proposito, a breve, l’amministrazione comunale incontrerà la Asl chiedendo che vengano effettuati, anche da parte dell’azienda sanitaria “dei controlli ripetuti”. 

Ma non è tutto. Sempre attraverso la sentenza del Tar, inoltre, entra l’obbligo da parte delle amministrazioni comunali di individuare, con delle delibere, delle aree pubbliche idonee all’attendamento del circo. Ad oggi, a Ladispoli, come spiega lo stesso sindaco Grando, sono state sì individuate delle aree, ma “ricadono su terreni privati”. Il Comune, dunque, per il futuro dovrà individuare anche delle aree pubbliche e dare la possibilità al circo di usufruire dell’energia elettrica e dell’acqua corrente. 

Una sentenza che probabilmente farà molto discutere, già a partire dal 14 luglio e in particolar modo le associazioni animaliste e non solo che da anni si battono per vietare lo stanziamento su territorio comunale di circhi con animali a seguito e ancor di più di quei circhi che utilizzano ancora gli animali nei loro spettacoli. Ultimo episodio di protesta qualche mese fa, prima a Civitavecchia e poi a Ladispoli quando il circo si presentò con elefante e ippopotamo al seguito. Gli animali, dopo forti proteste, furono allontanati da Civitavecchia e vennero spostati a Ladispoli dove lo stesso circo aveva in programma delle esibizioni. Anche qui però le reazioni non furono positive. Diversi i tentativi di ‘sabotare’ le esibizioni col danneggiamento di alcuni pannelli pubblicitari del circo sui quali venne oscurata con della vernice nera la data delle esibizioni.

da terzobinario

 

 
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