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Gli Auguri di Natale di Antonio Serra |
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martedì 27 dicembre 2016 |
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Cari Amici, il Natale fa riflettere un po’ tutti, anche nel rispetto del valore e del significato spirituale della festività che resta, comunque, prevalente su ogni altra considerazione.
Essendo infatti anche l’occasione per riandare con la mente agli eventi che hanno caratterizzato i mesi passati, a noi Associati risulta, in questo senso, naturale ricordare il Raduno di Bergamo dello scorso settembre: altrettanto spontaneo è il sentimento di riconoscenza per l’ospitalità della famiglia di Armando Orfei e per la più che riuscita organizzazione dell’evento: un sentito ringraziamento agli Amici tutti (con particolare riferimento alle ammirevoli iniziative dei singoli), alla Presidenza, alla Segreteria e al Direttivo; non meno doveroso l’elogio per la scommessa vinta, in merito alla collocazione temporale del Raduno, fissato in periodo ancora estivo come, ci risulta, mai in passato. Questo Natale, in secondo luogo, ci porta a meditare sulla soverchiante potenza di suggestioni inaudite e sulla deprimente aridità di un conformismo dilagante, ormai, in ogni settore dell’agire umano, perfino in contesti esigenti competenze specifiche e responsabilità considerevoli: accade così che ci venga negato l’incanto della presenza animale, nei nostri schermi televisivi, in una edizione unica e irripetibile della maggiore rappresentazione circense internazionale. Ci reputiamo più speranzosi che illusi se prendiamo coscienza di come questo sconcerto faccia capo null’altro che a una moda, come tale destinata a eclissarsi, sopraffatta e sepolta dal ridicolo. Il Natale, poi, è la Festa di tutti, non soltanto di coloro dei quali abbiamo l’immediata percezione; fra quelli che non ci è ora dato di vedere su questa Terra, due nomi: Walter Nones e Oreste Giordano, che abbiamo salutato in date più che recenti. Zio Walter e Zio Oreste… due Zii per tutti: guide e maestri per schiere di dritti e appassionati, confusi in un identico garbo e in una comune delicatezza verso chiunque li avvicinasse. Questo, e tanto altro di loro, ci rende convinti che non siano andati a stare in un Posto qualunque, affiancati dai tanti compagni di un Viaggio inesorabile, pure essi a noi tanto vicini, presenti, anzi, nel perpetuare l’amore per un’arte genuina e autentica, contrastata, osteggiata, talvolta ingiuriata, ma inevitabilmente perenne, irremovibilmente eterna, proprio come Loro. Che sia per Voi, e per i Vostri Cari, un Natale più bello che nei Vostri sogni. Vi abbraccio tutti Antonio Serra - Cagliari |
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